Diffamazione e cyberbullismo

Scritto da: Carlo Foresti - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Tutela legale nel mondo digitale: i tuoi diritti contro diffamazione e cyberbullismo

Nell'era dei social media e delle piattaforme digitali, la protezione della propria reputazione e privacy è diventata una sfida complessa: diffamazione online, recensioni false, cyberbullismo e la permanenza indefinita di contenuti lesivi su Internet sono problematiche sempre più diffuse.

Fortunatamente, il diritto italiano e quello europeo offrono strumenti efficaci per tutelare i tuoi diritti.

 

Quando le parole digitali feriscono: la diffamazione online

La diffamazione online si verifica quando qualcuno, usando Internet, offende la reputazione di una persona in presenza di più soggetti.

Il nostro Codice Penale, all'articolo 595, punisce questo reato con la reclusione fino a un anno o una multa fino a 1.032 euro. La pena aumenta se l'offesa riguarda un fatto specifico.

Le forme di diffamazione online possono essere diverse e includono

-recensioni false su piattaforme di e-commerce o servizi

-post diffamatori sui social media

-commenti offensivi su blog e forum

-attacchi sistematici alla reputazione, tipici del cyberbullismo.

A proposito di cyberbullismo, la Legge 70/2024 ha rafforzato le tutele, estendendo la protezione anche agli adulti in situazioni particolari. La legge definisce il cyberbullismo come "qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione realizzata per via telematica a danno di minori".

 

Il diritto all'oblio: cancellare il passato digitale

Il diritto all'oblio, sancito dall'articolo 17 del GDPR, è uno strumento fondamentale per proteggere la tua dignità e privacy online. Esso ti permette di richiedere la cancellazione di dati personali in diverse situazioni, per esempio quando i dati non sono più necessari per lo scopo originale, hai ritirato il tuo consenso, o sono stati trattati in modo illecito.

Tuttavia, questo diritto non è assoluto. Deve essere bilanciato con altri principi fondamentali, come la libertà di espressione e di informazione e l'interesse pubblico alla conoscenza dei fatti.: ad esempio, una recente ordinanza della Cassazione ha chiarito che l'esistenza di notizie diffamatorie non è sufficiente per richiederne la cancellazione dagli archivi se la pubblicazione iniziale era legittima.

 

Gli strumenti legali a tua disposizione

Per affrontare queste sfide, hai a disposizione diversi strumenti legali:

Azione civile per risarcimento danni: puoi chiedere un risarcimento per i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, come il danno alla reputazione professionale, il danno morale o le perdite economiche;

Deindicizzazione dai motori di ricerca: se non è possibile rimuovere direttamente i contenuti, si può chiederne la deindicizzazione, rendendoli più difficili da trovare.

Ordine di rimozione: un giudice può ordinare la rimozione immediata di contenuti diffamatori e proibire ulteriori pubblicazioni lesive.

Procedura semplificata per i minori: la Legge 71/2017 prevede una procedura che permette ai minori di chiedere direttamente al gestore del sito la rimozione di contenuti lesivi entro 48 ore.


Come agire in modo efficace

La tempestività è cruciale.

La prova della diffamazione online richiede l'acquisizione forense dei contenuti digitali, come screenshot certificati con data e ora, per identificare l'autore e quantificare il danno.

Agire rapidamente è fondamentale, poiché i contenuti online possono essere modificati o cancellati facilmente.

 

Conclusione

Navigare nella complessità del diritto digitale richiede competenza e una strategia legale ben definita.

Il quadro normativo, in continua evoluzione, offre strumenti sempre più efficaci per proteggere la tua reputazione e i tuoi diritti.

La dignità digitale è un diritto fondamentale che merita tutela: non esitare a far valere i tuoi diritti di fronte a ogni violazione.

Se hai bisogno di assistenza per una questione di diffamazione online, cyberbullismo, o per esercitare il diritto all'oblio, non esitare a contattarmi.



Pubblicato da:


Carlo Foresti

Avvocato Civilista e Penalista




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