Pubblicazione legale:
I primi passi:
separazione consensuale o giudiziale?
La prima e più importante scelta riguarda la tipologia
di separazione: consensuale o giudiziale. Questa decisione influenzerà l'intero
percorso, dai tempi ai costi.
- Separazione Consensuale: avviene quando i coniugi riescono a trovare un accordo su tutte le
condizioni della separazione, come l'affidamento dei figli, l'assegnazione
della casa familiare e l'assegno di mantenimento. L'accordo viene
formalizzato in un ricorso congiunto presentato in tribunale, o tramite
negoziazione assistita dagli avvocati. È la via più rapida e meno costosa,
in quanto riduce al minimo l'intervento del giudice e le spese legali.
- Separazione Giudiziale: si rende necessaria quando non si raggiunge un accordo. In questo
caso, ciascun coniuge presenta un proprio ricorso e il giudice interverrà
per decidere su tutte le questioni in sospeso, basandosi sulle prove
presentate da entrambe le parti. Questo percorso è solitamente più lungo e
oneroso, e può sfociare in una decisione che non soddisfa appieno nessuno
dei due coniugi.
Gli aspetti da considerare
Una volta avviato il processo, sia esso consensuale o
giudiziale, si affronteranno diverse questioni fondamentali.
Affidamento dei figli e
mantenimento
L'orientamento attuale della giurisprudenza favorisce
l'affidamento condiviso dei figli, con l'obiettivo di garantire a
entrambi i genitori la possibilità di mantenere un ruolo attivo nella loro
crescita e educazione. Il genitore che non vive con i figli verserà un assegno
di mantenimento, calcolato in base alle esigenze dei figli e alle capacità
economiche dei genitori. In casi eccezionali, dove uno dei genitori non è
idoneo, è previsto l'affidamento esclusivo.
Assegnazione della casa
coniugale
Generalmente, la casa familiare viene assegnata al
genitore a cui è stato affidato il collocamento prevalente dei figli.
L'obiettivo è tutelare l'interesse dei minori a mantenere le proprie abitudini
e il proprio ambiente di vita. In assenza di figli, l'assegnazione è più
complessa e legata ad altri fattori, come la dimostrazione di un bisogno
economico.
Divisione dei beni
I beni acquistati durante il matrimonio, se in regime
di comunione dei beni, vanno divisi equamente tra i coniugi. Se i coniugi sono
in regime di separazione dei beni, non vi è divisione, in quanto ogni coniuge
mantiene la proprietà dei beni acquistati a titolo personale.
L'addebito della
separazione
L'addebito della separazione può essere
richiesto da uno dei coniugi quando la crisi matrimoniale è stata causata dalla
violazione di doveri coniugali da parte dell'altro (come la fedeltà o la
convivenza). Se il giudice pronuncia l'addebito, il coniuge a cui viene
imputata la responsabilità perde il diritto al mantenimento e i diritti ereditari
sull'altro coniuge.
L'importanza di un
supporto legale
La complessità di questi temi richiede una guida
esperta. Affidarsi a un avvocato specializzato non è solo una formalità, ma un
supporto fondamentale per negoziare un accordo equo, evitare errori e tutelare
i propri diritti e quelli dei propri figli. La scelta di agire in modo
informato e assistito da un professionista può alleggerire il peso di questo
percorso, permettendo di guardare al futuro con maggiore serenità.