Sentenza giudiziaria:
Si tratta della prima sentenza che segna il confine tra i reati di corruzione per fatto contrario ai doveri di ufficio e il traffico di influenze illecite (a seguito della riforma dei delitti contro la P.A. c.d. Sanseverino). L'imputato era stato sottoposto a misura cautelare in carcere ipotizzando l'ordinanza applicativa il reato di corruzione per aver ricevuto quando era Deputato della Repubblica una somma di denaro per intercedere con il Ministro dell'Economia al fine di ottenere lo sblocco di importanti finanziamenti pubblici. Il Tribunale di Milano in sede di riesame aveva rigettato le doglianze difensive che sostenevano l'erronea impostazione accusatoria e, su ricorso della difesa, la VI^ sezione della Corte di Cassazione con la sentenza citata da un primo contributo decisivo alla distinzione delle due fattispecie. L'annullamento senza rinvio dell'ordinanza cautelare ha imposto l'immediata scarcerazione dell'indagato.