Gli interventi di ristrutturazione edilizia devono rispettare la normativa in materia di distanze tra costruzioni?

Scritto da: Anna Carmela Del Sorbo - Sito studio ius40




Pubblicazione legale: Breve estratto dell'articolo: "Innanzitutto, la definizione di interventi di “ristrutturazione edilizia” trova la propria fonte nell’art. 3, comma 1, del D.P.R. 380/2001 Testo Unico dell’Edilizia, il quale, nel classificare i vari interventi sottoposti alla disciplina dell’edilizia, definisce i suddetti come “gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza. Rimane fermo che, con riferimento agli immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, gli interventi di demolizione e ricostruzione e gli interventi di ripristino di edifici crollati o demoliti costituiscono interventi di ristrutturazione edili”.

Fonte: Sito studio ius40



Pubblicato da:


Anna Carmela Del Sorbo

Avvocato civilista




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