Pubblicazione legale:
la suprema corte di cassazione sez. Civile, con l'ordinanza 8240/2024 del 02.04.2024 ha ๐๐๐๐จ๐ฅ๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐ฌ๐จ ๐๐ข ๐ฎ๐ง ๐ฉ๐๐๐ซ๐ ๐ฌ๐๐ฉ๐๐ซ๐๐ญ๐จ per la revoca dell'assegno di mantenimento in favore della figlia ormai 35enne. non stupisce certamente l'ordinanza della corte, tenuto conto che la "ragazza" in questione, laureata in storia dell'arte, lavorava come insegnante dal 2018, e quindi, seppur con modesti guadagni, risulta essere entrata nel mondo del lavoro, in una posizione congeniale alle proprie aspirazioni.
tale ordinanza consolida i precedenti orientamenti della corte (cfr. Sent. N. 26875/2023 ex multis) fissando il principio secondo cui: "๐ผ๐ ๐ก๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ฃ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ง๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐, ๐'๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐โ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ก๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐๐ก๐ รจ ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐โ๐๐๐๐๐๐ก๐ (...)".
la corte di cassazione conferma dunque il ๐ฉ๐ซ๐ข๐ง๐๐ข๐ฉ๐ข๐จ ๐๐ข ๐๐ฎ๐ญ๐จ๐ซ๐๐ฌ๐ฉ๐จ๐ง๐ฌ๐๐๐ข๐ฅ๐ข๐ญร ๐๐๐ฅ ๐๐ข๐ ๐ฅ๐ข๐จ ๐๐๐ฎ๐ฅ๐ญ๐จ, il quale dovrร provare rigorosamente le ragioni che rendano giustificato il mancato conseguimento di una collocazione lavorativa.