La Lettera di Richiamo del Datore di Lavoro: Come Difendersi?

Scritto da: Andrea Centi - Pubblicato su IUSTLAB




Pubblicazione legale:

Cos’è una lettera di richiamo sul lavoro

La lettera di richiamo è un avviso formale che il datore di lavoro invia al dipendente per contestare un comportamento scorretto o contrario al regolamento aziendale.

È il primo step della procedura disciplinare, e può precedere sanzioni più gravi come sospensioni o licenziamento per giusta causa. Il lavoratore ha però il diritto di difendersi e spiegare la propria versione dei fatti.

Forme di invio

La comunicazione può essere fatta tramite:

  • Raccomandata con ricevuta di ritorno
  • PEC (posta elettronica certificata)
  • Consegna a mano con firma per ricevuta

Quando si riceve una lettera di richiamo

I motivi possono variare da caso a caso, ma i più comuni sono:

  • Ritardi frequenti o assenze ingiustificate
  • Negligenza sul lavoro, errori ripetuti o mancato rispetto delle direttive
  • Utilizzo scorretto di strumenti aziendali per fini personali
  • Comportamenti inappropriati, come aggressività o stato di alterazione

In generale, tutto ciò che va contro il contratto collettivo nazionale (CCNL) o il regolamento interno dell’azienda può essere oggetto di richiamo.

Come rispondere a una lettera di richiamo

La prima regola è non farsi prendere dal panico. Il dipendente ha il diritto di difendersi. Ecco cosa può fare:

  • Inviare una risposta scritta con spiegazioni e chiarimenti
  • Richiedere un colloquio formale con il datore di lavoro
  • Farsi assistere da un avvocato esperto in diritto del lavoro

Attenzione: la risposta deve essere inviata entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione del richiamo, come previsto dall’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori.

Cosa succede dopo la risposta del lavoratore

Il datore di lavoro valuterà le giustificazioni fornite. A seconda del caso, potrà:

  • Archiviare il richiamo, se le spiegazioni sono accettabili
  • Applicare una sanzione disciplinare proporzionata all’infrazione

Le sanzioni disciplinari più comuni

In base alla gravità della condotta, le sanzioni possono essere:

  • Richiamo verbale o scritto
  • Multa, nei limiti previsti dal contratto
  • Sospensione dal lavoro senza retribuzione
  • Licenziamento disciplinare, nei casi più gravi (furto, violenza, insubordinazione)

Come contestare una sanzione disciplinare

Se ritieni la sanzione ingiusta o sproporzionata, puoi contestarla. Ecco le vie possibili:

  1. Verifica della procedura: accertati che siano stati rispettati tutti i passaggi previsti dalla legge.
  2. Impugnazione all’Ispettorato del Lavoro: entro 20 giorni dalla notifica della sanzione.
  3. Ricorso al Tribunale del Lavoro:
    Entro 60 giorni per impugnare un licenziamento
    Entro 180 giorni per presentare il ricorso vero e proprio
    Il Giudice potrà annullare, modificare o confermare la sanzione.

Quando rivolgersi a un avvocato del lavoro

In caso di contestazione disciplinare o provvedimento di licenziamento, è consigliabile rivolgersi subito a un professionista.
Un avvocato specializzato in diritto del lavoro può:

  • Analizzare la lettera e la procedura seguita
  • Redigere una risposta efficace
  • Rappresentarti in sede di trattativa o giudizio

Lettera di richiamo: incide sulla busta paga o sulla carriera?

La lettera di richiamo non comporta automaticamente penalizzazioni economiche, ma può influire sull’avanzamento di carriera, sul clima aziendale e, in alcuni casi, sul diritto a premi o bonus. Inoltre, più richiami scritti possono legittimare provvedimenti disciplinari più severi in futuro.

Conclusione

La lettera di richiamo non va sottovalutata: è un atto formale che può avere conseguenze importanti. Rispondere nei tempi e modi corretti è essenziale per tutelare i propri diritti.

Rivolgersi a un avvocato può fare la differenza tra un semplice richiamo e un licenziamento ingiusto.



Pubblicato da:


Andrea Centi

Avvocato Civilista Roma e Fiumicino




IUSTLAB

Il portale giuridico al servizio del cittadino ed in linea con il codice deontologico forense.
© Copyright IUSTLAB - Tutti i diritti riservati


Privacy e cookie policy